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Il Consiglio di classe nella scuola secondaria di 1° grado è costituito dal Dirigente scolastico, dai docenti di ogni singola classe e da quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti.

 I docenti di sostegno, essendo contitolari della classe in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica nonché alla elaborazione e verifica delle attività di competenza del Consiglio (art.915 del D.L. 16 aprile 1994 n.297).

Alle riunioni del Consiglio può inoltre partecipare (qualora non ne faccia già parte) un rappresentante dei genitori degli alunni figli di lavoratori stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza in uno dei Paesi membri della Comunità Europea (art.5 D.L.16 aprile 1994 n.297).

Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal Dirigente ad un docente membro del Consiglio stesso.

Spettano al Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti, le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari nonché alla valutazione periodica e finale degli alunni.

 

COMPITI DIDATTICI

 Il Consiglio di classe nella scuola media deve in particolare assolvere i seguenti compiti:

  1. prevedere il programma generale dell’attività da svolgere nell’intero anno scolastico e nei singoli periodi di esso (tenendo ovviamente conto della programmazione dell’azione educativa formulata dal Collegio docenti);
  2. controllare periodicamente ciò che è stato fatto e i risultati ottenuti.

      Il Consiglio di classe è organo di coordinamento, di contatto reciproco e di rapporto delle attività dei singoli docenti, attività che deve intendersi ed attuarsi come individuale e comunitaria insieme, essendo ciascun insegnante non solo educatore, ma coeducatore dei propri alunni.

      Ogni docente della classe deve, per suo conto, preparare il proprio programma annuale relativo alla materia o alle materie di insegnamento affidategli, e poi ripartirlo per periodi mensili. Tale piano va poi discusso e ordinato con i piani di lavoro personali di tutti gli altri insegnanti in seno al consiglio di classe, in modo da determinare un piano unitario per tutte le discipline impartite nella classe, piano che sarà quindi anch’esso riferito all’intero anno scolastico e ripartito in corrispondenza alla periodicità stabilita per le sedute del Consiglio.

      In particolare il Consiglio di classe, attraverso un’attenta programmazione educativa e didattica, deve individuare le effettive esigenze di ciascun alunno, nella diversità del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza, ed organizzare attività didattiche e piani formativi personalizzati (C.M.22 gennaio 1985 n.33).

      I Dirigenti hanno la facoltà di devolvere il lavoro di coordinamento tra le attività dei docenti della classe ad un professore di loro fiducia (coordinatore).

 

Presidente, Segretario e Coordinatore

 Per quanto concerne le attribuzioni del Presidente, del segretario e del coordinatore del Consiglio di classe, si ricorda che:

  1. le funzioni di Presidente sono esercitate dal Dirigente o da un docente (membro del Consiglio) suo delegato;
  2. le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente ad un docente (membro del Consiglio);
  3. il coordinamento tra le attività dei docenti può essere affidato dal Dirigente ad un docente (membro del Consiglio).

Premesso quanto sopra, si precisa che  le funzioni di dirigente e di segretario sono autonome e non possono pertanto essere esercitate congiuntamente da un solo componente del Consiglio di classe;

 Riunioni

Nella scuola secondaria di 1° grado, per assicurare con la partecipazione attiva di tutti gli insegnanti la necessaria unità di insegnamento, il Consiglio di classe si riunisce almeno una volta al mese, in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Le riunioni devono essere programmate e coordinate con quelle degli altri organi collegiali.

Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il Dirigente.

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