L'installazione delle pietre d'inciampo è un progetto realizzato dall'artista tedesco Gunter Demnig, per ricordare le persone assassinate in epoca nazi-fascista, a seguito delle deportazioni per l'appartenenza etnica, politica, militare, o per l'orientamento sessuale. A proporre l’iniziativa è l’associazione Arte in Memoria, con l'iniziativa "Memorie d’inciampo" a Roma, giunta alla sua undicesima edizione, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, con la promozione di Aned (Associazione Nazionale ex-deportati), Anei ( Associazione Nazionale Ex Internati), Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), Irsifar (Istituto Romano per la Storia Italiana dal Fascismo alla Resistenza), Museo storico della Liberazione e Federazioni delle Amicizie Ebraico-Cristiane italiane.
L'installazione consiste nella posa di un sampietrino d'ottone, della stessa forma di quelli che pavimentano la città, sul quale sono indicati i dati anagrafici, la data e il luogo di deportazione e morte della persona a cui è dedicato. La "pietra" viene posta sul marciapiede prospiciente l'abitazione del defunto, per "riportarlo" simbolicamente a casa, la stessa da cui fu brutalmente strappato, consentendo ai parenti, agli inquilini del palazzo o ai semplici passanti, di conoscerne e ricordarne la tragedia e la storia.