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SAFER INTERNET DAY

6 febbraio 2018

In occasione del SAFETY DAY (6 febbraio), in programma i seguenti eventi: 

  •  un incontro con la polizia postale (il 9 febbraio) per tutti i ragazzi delle nostre terze  della scuola secondaria di primo grado al quale parteciperà anche il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Avvocato Jacopo Marzetti
  •  un incontro per assistere alla proiezione dei lavori (presentazioni, video) realizzati dai nostri ragazzi, con una classifica dei migliori contributi. 
  • E’ possibile interagire sul nostro padlet condiviso (per visionarlo e per arricchirlo con le vostre idee: https://padlet.com/cromlech_mr/jt6lgdqqrn8d  ) 

La scuola ha una propria e-safety policy, ossia un documento sulla sicurezza. 

Di seguito si riportano alcune definizioni importanti, su cui si sta lavorando con i ragazzi. 

Bullismo e Cyberbullismo – differenze 

Si definiscono bullismo tutte quelle situazioni caratterizzate da volontarie e ripetute aggressioni mirate a insultare, minacciare, diffamare e/o ferire una persona (o a volte un piccolo gruppo). Non si fa quindi riferimento ad un singolo atto, ma a una serie di comportamenti portati avanti ripetutamente nel tempo, all’interno di un gruppo, da parte di qualcuno che compie azioni o dice cose per avere potere su un’altra persona. Queste aggressioni spesso avvengono o iniziano negli ambienti di aggregazione dei ragazzi: da quello scolastico, a quello sportivo, a tutti gli altri ambienti in cui si ritrovano. Se si limitano alla quotidianità e alla vita offline dei ragazzi sono forme di bullismo. 

Se però queste prevaricazioni si estendono anche alla vita online, si parla di cyberbullismo: il cyberbullismo è la forma online del bullismo. Si realizza attraverso l’invio di messaggi verbali, foto e/o video tramite cellulari, smartphones, pc, tablet (su social network, siti web, blog, e-mail, gruppi online, newsgroup, chat) ed ha gli stessi obiettivi della sua forma offline, ovvero quelli di insultare, offendere, minacciare, diffamare e/o ferire.

 Caratteristiche del cyberbullismo 

· L’impatto: la diffusione di materiale tramite internet è incontrollabile e non è possibile prevederne i limiti (anche se la situazione migliora, video e immagini potrebbero restare online). 

· La possibile anonimità: chi offende online potrebbe tentare di rimanere nascosto dietro un nickname e cercare di non essere identificabile. 

· L’assenza di confini spaziali: il cyberbullismo può avvenire ovunque, invadendo anche gli spazi personali e privando l’individuo dei suoi spazi-rifugio (la vittima può essere raggiungibile anche a casa). 

· L’assenza di limiti temporali: il cyberbullismo può avvenire a ogni ora del giorno e della notte. 

· L’assenza di empatia: non vedendo le reazioni della sua vittima alle sue aggressioni, il cyberbullo non è mai totalmente consapevole delle conseguenze delle proprie azioni e questo ostacola ancor di più la possibilità per lui di provare empatia – o rimorso a posteriori -, per ciò che ha fatto, se non viene aiutato ad esserne consapevole da un amico, da un insegnante o da altri. 

Tutti quelli che partecipano anche solo con un like o un commento diventano, di fatto, corresponsabili delle azioni del cyberbullo facendo accrescere il suo potere; mettere un “like” su un social network, commentare o condividere una foto o un video che prende di mira qualcuno o semplicemente tacere pur sapendo, mette i ragazzi nella condizione di avere una responsabilità ancora maggiore. 

Si rimanda al sito di Generazioni Connesse.

 

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