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La Philosophy for children approda alla Villoresi e alla Pizzetti

Scrive Aristotele che: “Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere. (…) Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dell’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica. (Metaph. A 2, 982 b 11-21, trad. it. Giovanni Reale)

Le classi IE della Scuola Media Renato Villoresi e la sezione B della Scuola dell’Infanzia Pizzetti hanno iniziato la sperimentazione del programma Philosophy for Children, sotto la guida delle insegnanti Marasco e Cancellieri.

Ma cos’è questo progetto? 

La Philosophy for Children è un programma educativo ideato, a metà degli anni Settanta, dal filosofo americano Matthew Lipman (professore emerito alla Montclaire State University) e da Ann M. Sharp. Il progetto, ispirato alla Community of Inquiry deweyana, propone la pratica filosofica come indagine conoscitiva nei vari campi dell’esperienza umana. Dalla fine degli anni ’90, anche la Division of Philosophy dell’UNESCO sostiene il programma.

Nelle nostre classi, educheremo i bambini a porsi domande, a non dar niente per scontato e a ricercare insieme ai compagni risposte, abbozzi di risposte, e poi altre domande e altre risposte! I bambini svolgeranno un’indagine filosofica in comunità, interrogandosi intorno al vero, al buono e al bello e a qualunque cosa desti “meraviglia”. E la classe si trasformerà in una comunità di ricerca.

Lo scopo didattico-pedagogico di questa pratica educativa è quello di incrementare le capacità cognitive complesse, le abilità linguistico-espressive e sociali.  

Questi gli obiettivi e le finalità riconosciute dall’Unesco:

- Sviluppare il pensiero complesso nelle sue dimensioni: critica, creativa, affettivo-valoriale
- Armonizzare conoscenza e vissuto
- Sviluppare il pensiero caring e l’educazione alle emozioni
- Analizzare criticamente i valori
- Sviluppare sensibilità verso il contesto
- Saper formulare concetti in modo coerente
- Saper porre domande pertinenti
- Scoprire soluzioni alternative a problemi
- Imparare ad ascoltare gli altri rispettando il proprio turno per parlare
- Fornire buone ragioni per le convinzioni espresse
- Incentivare l’argomentazione e la giustificazione logica delle proprie posizioni di pensiero, utilizzando in modo consapevole il linguaggio
- Incentivare l’esercizio al pensiero autonomo e al pensiero creativo
- Educare ad uno stile di pensiero aperto, disponibile all’incontro con l’altro attraverso il dialogo
- Favorire la relazione e l’integrazione tra gli alunni
- Stimolare la maturazione della sfera affettivo-emotiva e socio-relazionale.

Gli obiettivi sono dunque importanti e ardui da realizzare, ma l’importante è cominciare e mettersi in cammino, poi la strada ci guiderà.

Qui l’articolo completo su Repubblica Scuola

https://scuola.repubblica.it/lazio-roma-smsnelsonmandelasederenatovilloresi/2019/02/12/la-philosophy-for-children-approda-alla-villoresi-e-alla-pizzetti/?fbclid=IwAR2wJieRtmlWc9vZVbj7Zw9amuA_-0XdlCYDfrELCr4JDRupk8cuZ_rn4ZY

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